Questo pomeriggio sono stata a casa dei nonni del mio amico.
Loro sono Pier Antonio e Giulia Fasolini o più semplicemente nonni di Marco.
Quando sono entrata nel loro appartamento stavano giocando a scala quaranta con le sorelle di Giulia ma hanno subito smesso di farlo per mostrarmi il quadro in soggiorno,copia di un Ligabue, che secondo Pier Antonio è stata un pò un'inculata.
Pier Antonio è stato carrista nella seconda guerra mondiale e, a suo dire, ha un feeling grandioso con i cani,perchè una volta il pastore tedesco di un nazista si è fatto teneramente accarezzare da lui e per questo ha rischiato un colpo di pistola in testa.
Mi ha detto il mio amico Marco che tutt'ora il nonno conserva un libro dove cataloga tutti gli oggetti presenti in casa sua,così se si dimentica dove ha messo qualcosa lo ritrova subito e per essere sicuro ha anche una copia del libro.
Prima di andare via il signor Pier mi ha mostrato la moquette svedese azzurrina della sua camera da letto,che è stata posata quarant'anni fa e "ancora l'è morbidissima", poi ha suonato tre pezzi al piano e ha fatto piangere me e Marco (che ha detto che quando suo nonno muore si suicida).
Io ho pensato che sarebbe stato bello avere un nonno così e, anche se non è il mio, credo che pure io ci resterò un pò male quando morirà, però avrò il ricordo di una canzoncina allegra a pianoforte e una moquette azzurrina morbidissima.
